07 gennaio 2010

A pelle

La stessa sensazione che avevo vissuto quest'estate all'incontro con Björn Larsson - autore del bellissimo Il cerchio Celtico di cui mi piacerebbe far parlare mia sorella - l'ho rivissuta adesso con la scoperta di Michel Faber. Sono autori per cui, fin dalla biografia, mi è impossibile non provare una certa simpatia. Faber, nella fattispecie, è olandese, ha vissuto in Australia ed infine si è trasferito in Scozia, dove vive in una vecchia stazione ferroviaria vittoriana. Con tale biografia potevo non cominciare a portare a casa qualche libro dalla biblioteca? La simpatia poi è aumentata con l'aumentare delle coincidenze.

Prima di Natale, periodo di concerti e dunque di preoccupazione, oltre che di soddisfazioni naturalmente, pensi in cuor tuo che la Missa Bell'Amfitrit'Altera di Di Lasso non coinvolgerà mai il pubblico e probabilmente non verrà mai eseguita come lui l'aveva pensata... e ti imbatti in A voce nuda, delizioso racconto lungo su un piccolo ensemble vocale rinchiuso a provare in un misterioso castello del Belgio. I personaggi sono delineati con grandissima sensibilità e con un'ottima conoscenza dei luoghi comuni che i musicisti rimproverano ad altri musicisti. Le dinamiche che chiunque abbia provato a cantare in coro conosce si intrecciano qui con rapporti umani più inquietanti e complessi, in un crescendo di attesa che culmina nelle urla che si odono di notte dal bosco...

Ti ritrovi a pensare, poi, che dato che l'unico genere di carne che mangi è rimasto il ragù, potresti anche sollecitare il tuo senso etico, fare un favore a un po' di mucche e maiali e diventare vegetariana. E paradossalmente, proprio negli stessi giorni, dovendo scegliere fra l'ennesimo giallo di produzione scandinava e Sotto la pelle opti per quest'ultimo - Ma sì, cambiamo un po', che ormai è un anno che leggo quasi esclusivamente dei poliziotti di lassù!. Sotto la pelle è un romanzo indescrivibile. Potrei dire che è un romanzo di fantascienza o che fa parte della letteratura cyber-punk distopica, ma temo che nessuna delle due etichette gli si addica. Per di più è un romanzo irriassumibile, perché qualsiasi cosa si dica causa uno spoiler irrimediabile. Sotto la pelle è la storia di un'umana bellissima, ma coperta di cicatrici, che viaggia su una Corolla rossa alla ricerca di autostoppisti, rigorosamente uomini e muscolosi. Vi sembra la classica storia di serial-killer psicotici? Verso pagina 80 cambierete idea, non appena vi verrà rivelato che il concetto di umano è molto più labile di quanto vi si era dato ad intendere...

Chi mi conosce lo sa, quando scopro un autore non me ne stacco più, e leggo tutto ciò che trovo anche a costo di esaurirne la bibliografia. Poi me ne pento, perché ne ho nostalgia e vorrei degli altri libri. Ed un conto è aspettare il prossimo capitolo della storia di Adamsberg, in fondo la Vargas fa uscire un libro l'anno; un conto è quando un autore che ami è morto e tu hai letto tutto ciò che potevi leggere (per questo L'Automne à Pékin di Vian aspetta ancora sulla libreria). Quindi domani andrò in biblioteca, ho già adocchiato Il petalo cremisi e il bianco: fortunatamente Faber è vivo e vegeto nella sua stazione scozzese!



A voce nuda, M. Faber, Einaudi 2005 - Voto: 7,5




Sotto la pelle, M. Faber, Einaudi 2002 - Voto: 9

2 commenti:

Alice Martini ha detto...

Mi sa che vado a farmi un giro in biblioteca, ne hanno aperta una vicino all'ufficio da poco e ancora non ho fatto la tessera... ottima scusa no? :D

The Smog of Cooking ha detto...

Perfetta :D
Se non la smetto di frequentare librerie&biblioteche secondo me non mi laureerò mai :D